sabato 10 gennaio 2009

Alcool Bari

La trasferta inizia sotto i migliori auspici, con una macchina straordinaria con elementi del calibro di Patacca e Capa di Fierro, nonchè, naturalmente del Frizzy Pazzy. Arrivati a Bari veniamo accolti da due compagni baresi che ci portano prima in un bar sul lungomare dove cominciano a piovere Peroni offerte in quantità. Non è che l'inizio, infatti veniamo condotti verso il centro dove c'è il ritrovo del gruppo Alcool Bari ("lasciatemi cantare con la Peroni in mano, lasciatemi cantare una canzone piano piano, lasciatemi cantare perchè ne sono fiero, sono un Alcool Bari, un ubriacone vero"). Inutile dire che anche qui gira una quantità incontrollata di birre offerteci, insieme ad una tavolata di rosticceria, dai fratelli baresi. Si comincia ad inneggiare a Bari & Salerno ed al comune odio verso i napoletani (purtroppo ci sono anche dei video compromettenti di gente che urla "Vesuvio pensaci tu", ma mi rifiuto di cercare il link). Nel frattempo conosciamo una gloria del tifo barese, il vecchio "Gheddafi", passato alla storia per essersi lanciato da solo contro decine di leccesi ("ci steva anghe mio padre che è nato a Lecce, e ci siamo trovati gondro nelle mazzète"). Si parte carichi verso il San Nicola e decidiamo di entrare in Curva Nord con i baresi per completare il gemellaggio. E' qui che scambio la mia sciarpetta granata (la sciarpetta di Lanciano-Salernitana, non so se mi spiego..) con una biancorossa. Il gemellaggio è davvero completo. La prima sorpresa, dopo aver rischiato la vita nella calca dei tornelli, è che i baresi applaudono a Marchese, del quale hanno inspiegabilmente un buon ricordo. La partita comincia e Barreto appare subito imprendibile, mentre Mutti schiera un prudente 5-3-1. Come al solito Cardinale sbaglia un rinvio ed è punizione, tira Barreto e Pinna si fa fregare sul suo palo, spostandosi dal lato sbagliato come con il Parma. La curva esplode e rimango tristemente in silenzio con il petardo in mano mentre attorno si abbracciano. Nel secondo tempo abbiamo diverse occasioni per pareggiare. All'inizio l'arbitro ci nega un rigore clamoroso su Ganci, poi Turienzo e Scarpa sfiorano il palo di un niente, la palla esce di un centimetro fuori e lo spicchio granata di fronte nell'altra curva purtroppo non può esultare. Ci mancherà questa strana sensazione di vedere esultare i tifosi della Salernitana lontano nell'altra curva, nonchè di sentire urlare Capa di Fierro da solo nella curva del Bari, come Pippo Franco in quel vecchio film ("e nun se po' negà che è gol!"). Peccato, mi tocca fumare malinconicamente un altro petardo. Finisce qui, ma Patacca è fiducioso per il futuro, con i nuovi innesti aspetto con ansia il riscatto sabato prossimo. Sempre più malato.

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