sabato 3 gennaio 2009

Gaza è sola

In questi giorni mi è venuta più volte in mente una scena del film Caro Diario di Nanni Moretti in cui il regista, parlando con la moglie di alcuni libri letti che gli sono piaciuti, cita lo scrittore israeliano Abraham Yehoshua, "bel libro, come tutti quelli di Yehoshua". Mi è tornata in mente questa scena perchè il suddetto scrittore, intervistato dai giornali di tutto il mondo, ha giustificato l'intervento del suo paese nella Striscia di Gaza, giudicandolo inevitabile : "cosa potevamo fare?". Per un puro pregiudizio antisionista mi sono sempre rifiutato di leggere i libri di Yehoshua, ritenendolo a ragione uno di quegli intellettuali fintamente progressisti, che parlano di pace e convivenza tra i popoli fino a quando il proprio stato non imbraccia, "inevitabilmente", "perchè attaccato", le armi. Lo ritengo degno di stare in un film di Moretti o nel salotto televisivo di Serena Dandini. Con lui, anche altri scrittori, come Amos Oz, noti e stimati in Italia, tutti appartenenti alla sinistra laburista israeliana, al Meretz, si sono detti a favore del massacro dei palestinesi a Gaza. Mentre scrivo queste righe l'esercito sionista è entrato nel territorio assediato e impazzano gli scontri, dopo che per otto giorni sono state bombardate case, moschee, ambulanze, mercati e uccise quattrocento persone inermi. Sono state dette parecchie menzogne in queste drammatiche giornate, sotto la spinta del fervente lavoro degli apparati ideologici di Stato di Israele e dei suoi lacchè sparsi nel mondo. La prima clamorosa menzogna è stata quella di attribuire ad Hamas la fine della tregua. Poi si è incominciato a far vedere nei telegiornali per minuti interi questi scalcagnati razzi Qassam lanciati disperatamente da Hamas a casaccio, facendoli passare per il terribile attacco dei terroristi islamici contro il pacifico popolo ebreo. Mentre l'inviato del TG1, Claudio Pagliara, diceva senza vergogna di aver partecipato ad una riunione operativa dell'esercito israeliano, donne e bambini di un territorio assediato venivano bombardati, lasciati senza acqua e medicinali, in una situazione disastrosa. Alla fine gli scrittori democratici sono costretti a gettare la maschera ed a schierarsi con l'invasore assassino. Anche Obama è costretto ad un imbarazzato silenzio. Questo va detto perchè credo che la penna di uno scrittore e le parole di un giornalista siano importanti e combattano la guerra al pari delle bombe e delle granate e dei razzi che piovono sulla testa della gente. Lo diceva lo stesso Nanni Moretti che "le parole sono importanti". Forse i palestinesi hanno avuto il torto di votare democraticamente per un partito, Hamas, che non si è venduto senza ritegno come Fatah al nemico, hanno avuto il torto di farla finita con la corruzione dilagante e paramafiosa dell'Anp e dei Dalhan. Hamas è stata accerchiata ed isolata, il popolo palestinese è stato diviso e mandato al massacro e la comunità internazionale non ha fatto niente, fino all'irreparabile. Gaza è sola. I palestinesi combattono la loro "guerra asimmetrica", la stessa vigliacca aggressione delle superpotenze contro gruppi minori che l'Occidente ha l'ardire di definire, lui, terroristi. Esattamente come in Irak e come in Afghanistan. Ma le guerre asimmetriche sono strane guerre e spesso, Bush ne sa qualcosa, è pericoloso dichiararsi frettolosamente vincitori. I palestinesi combatteranno, così come lo hanno fatto gli irakeni e gli afghani. Nessuno si faccia illusioni, la guerra è appena cominciata.

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